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Rimedi per l’Epididimite

Se si realizza di avere i sintomi dell’epididimite, occorre rivolgersi al medico curante per iniziare la terapia e per individuare la causa.

L’infiammazione dell’epididimo non è da sottovalutare, in quanto comporta danni a lungo termine quali atrofia, ascessi, sterilità e infarto dei testicoli.

Epididimite: come curarla

Generalmente l’epididimite di natura infettiva viene curata con antibiotici ed antinfiammatori a casa e nei casi più gravi è previsto il ricovero. L’antibiotico può esser somministrato per via orale o endovenosa e dev’esser assunto per il tempo prescritto dal medico, nelle dosi esatte. Solitamente vengono prescritti: Ceftriaxone associato a Azitromicina o a Doxiciclina (Vibramycin), per soggetti sotto i quarant’anni altrimenti Ciprofloxacina (Cipro) o Ofloxacin (Floxin), oppure Sulfametossazolo e Trimetoprim.

Fra gli antinfiammatori sono di comune prescrizione: Ibuprofene, Naprossene e Paracetamolo.

Una cura farmacologica specifica viene somministrata a coloro che sono affetti da malattie veneree ed in questo caso vengono coinvolti anche i partner.

Gli oppioidi, come l’Idrocone, vengono prescritti solo in caso di dolori intollerabili.

Nei casi di malformazione e di epididimite traumatica il medico può ritenere utile un intervento, una vasectomia solitamente.

Nei casi in cui l’epididimite sia sta causata dall’uso di amiodarone, il medico provvederà a sospenderlo o a ridurne le dosi.

Occorre recarsi in ospedale in presenza di dolori lancinanti, atrofia e ascessi purulenti o torsione del testicolo.

Epididimite: rimedi naturali

Chi viene colpito da epididimite necessita di seguire la terapia ma anche di riposo. E’ importante non dormire proni e tenere lo scroto in alto e distanziato dal corpo. Si possono eseguire impacchi freddi ma non porre direttamente ghiaccio sullo scroto. Occorre curare particolarmente l’igiene intima e può esser d’aiuto immergere lo scroto in acqua fresca.

Fra i rimedi naturali consigliati contro l’epididimite troviamo: echinacea, equiseto, filodendro,  estratto di mirtilli rossi e chimaphila.

Si consiglia di mangiare leggero, frutta e verdura soprattutto e di bere molta acqua. Evitare alcol e fumo, non assumere farmaci senza consulto medico.

Epididimite: prevenzione

Per prevenire episodi cronici di epididimite occorre agire per tempo, fare i test e seguire la terapia.

La maggior parte dei casi di epididimite dovuta a malattie sessualmente trasmissibili è semplicemente evitabile con l’uso del preservativo.

E’ utile inoltre vaccinare i bambini contro la parotite, che può scatenare l’orchite che a sua volta può scatenare la flogosi dell’epididimo.

Occorre prestare particolare attenzione all’epididimite nei bambini, se la causa non è batterica e non è derivante dall’orchite, si può sospettare di abusi sessuali.

Le cause dell’Epididimite

Si parla di epididimite quando si scatena la flogosi dell’epididimo, ovvero quel piccolo tubo che conserva gli spermatozoi e permette il passaggio dello sperma dai testicoli al dotto deferente.

Si tratta di un disturbo che se preso in tempo è facilmente curabile e non lascia conseguenze.

Epididimite: la classificazione

L’infiammazione dell’epididimo ha origine a seguito di diverse cause, che ne determinano anche la classificazione.

Sostanzialmente l’epididimite si può classificare in:

  • Acuta: ovvero di origine batterica, sovente causata dal ristagno di batteri nelle vie urinarie o che aggrediscono la prostata, o da malattie sessualmente trasmissibili. In questo caso l’epididimo colpito, o entrambi, si presentano al tatto gonfi e dolenti, lo scroto è duro e tumefatto, con possibilità di eritemi ed irritazioni. Possono verificarsi anche sintomi quali: sensibilità inguinale, febbre, tracce ematiche nell’urina e brividi. Si cura con antibiotici ed antinfiammatori. Se non curata può diventare una funicolite o una deferentite, ovvero s’infiamma anche il dotto deferente.
  • Cronica: è la degenerazione di un epididimite acuta trascurata. Originariamente la causa è batterica ma l’infiammazione non è stata curata a dovere ed ha intaccato la struttura testicolare causando una sintomatologia fastidiosa e perdurante. In questi casi ci si sottopone ad interventi chirurgici. Occorre fare molta attenzione: l’epididimite cronica non è da sottovalutare, può portare alla sterilità. L’abuso di fumo ed alcool possono aggravare il problema.
  • Chimica: nei casi in cui il soggetto stia assumendo farmaci come l’amiodarone che causano un problema di natura fisica alle vie urinarie, per cui l’urina risale il dotto deferente.

Epididimite: le cause

Le cause dell’epididimite in sostanza sono:

  • batterica: sovente si tratta di brucella e gonococco ma si sono riscontrati anche casi di tubercolosi (Mycobacterium tuberculosis) ed Escherichia Coli (sovente nei bambini e negli anziani), ma molto più spesso si parla di malattie sessualmente trasmissibili quali gonorrea (Neisseria) e clamidia (Chlamydia trachomatis)
  • fungina: quindi in questo caso l’epididimite è di natura micotica
  • prostatite: infezioni della prostata
  • traumatica: malformazioni o errati interventi chirurgici (prostectomia mal riuscita)
  • non batterica: quindi dovuta a patologie preesistenti, l’orchite causata da parotite o malattie veneree può coinvolgere l’epididimo e viceversa l’epididimite può coinvolgere i testicoli sfociando in orchite (orchi-epididimite).

Epididimite: i soggetti a rischio

Come in tutte le patologie vi sono soggetti più esposti di altri, vediamo quali sono:

  • Chi ha subito un intervento chirurgico non riuscito
  • Chi è nato con malformazioni all’apparato genitale
  • Chi soffre di disfunzioni renali ed alla vescica
  • Chi ha rapporti sessuali non protetti
  • Chi contrae soventemente infezioni batteriche
  • Chi soffre di patologie alla prostata
  • Chi fa uso di amiodarone (farmaco per curare le aritmie)

Si è registrato un buon numero di casi di epididimite nei maschi sotto i 40 anni, in cui l’incidenza delle cause verte sulle malattie veneree, ovvero fare sesso non protetto comporta il rischio di contrarre malattie che possono sfociare in orchite o epididimite.

Nei soggetti con più di 40 anni si sono registrati maggiormente, fra le cause, l’infezione da Escherichia coli ed i problemi alla prostata.

Anche nei bambini si verificano casi di epididimite, attenzione se la causa non è l’Escherichia coli, si deve sospettare di un abuso sessuale, dunque mai sottovalutare il problema.

I sintomi dell’Epididimite

Con il termine epididimite s’indica un’infiammazione dell’epididimo.

Cos’è l’epididimo? E’ quel piccolo tubo che permette il collegamento, e dunque il transito degli spermatozoi, dai testicoli al dotto deferente. Quando vi è flogosi, si scatena una determinata sintomatologia per permette l’identificazione di questa patologia.

All’avvisaglia dei sintomi occorre rivolgersi al medico, per individuare le cause ed iniziare la terapia. Si sconsiglia di sottovalutare la sintomatologia ed il problema, come di prendere farmaci di propria iniziativa senza il consulto medico.

Epididimite: sintomi

L’epididimite si manifesta principalmente con gonfiore e tumefazione nella zona dell’epididimo, accompagnato da dolore.

A questo si aggiunge, a seconda della causa e del soggetto:

  • febbre moderata
  • tracce ematiche in urina e sperma
  • minzione dolorosa
  • brividi
  • orchite
  • sensazione di tensione all’inguine
  • eiaculazione dolorosa
  • arrossamenti
  • eritemi
  • ascessi
  • ingrossamento dei linfonodi inguinali
  • dolore all’addome ed all’inguine
  • perdite dal pene

La durata dei sintomi dell’epididimite è di qualche giorno, ma molto dipende dalla terapia e dalla tempestività. In alcuni casi può arrivare anche a sei giorni. Se invece non è curata bene o in tempo vi sono delle conseguenze, ad esempio da acuta può trasformarsi in cronica.

Attenzione: i sintomi variano a seconda della causa, se ad esempio l’epididimite è conseguente ad una tubercolosi non necessariamente vi è tumefazione o dolore ma più una sorta d’indolenzimento, di sensazione di torpore e pesantezza. Se invece l’epididimite è caratterizzata da febbre e forti dolori vi è in corso un’infezione batterica.

Epididimite: pericoli

A cosa si va incontro se si sottovalutano i sintomi dell’epididimite?

Si possono verificare:

  • sterilità
  • epididimite cronica
  • ascessi
  • atrofia testicolare
  • necrosi dell’epididimo e testicolare

Sono tutti danni permanenti che possono esser evitati con una semplice visita medica, dei test ed una terapia adeguata.

Epididimite: diagnosi

Se si avverte la sintomatologia dell’epididimite occorre rivolgersi al medico; questi provvederà ad effettuare subito una visita tattile e visiva per scoprire ingrossamenti a livello inguinale e testicolare, se necessario anche alla prostata. Oltre a fare ipotesi sulla causa la visita può esser utile per sapere se si tratta di epididimite cronica o acuta.

Quindi vanno eseguiti dei test per scoprire le cause, specie se di natura batterica:

  • esami del sangue per individuare infezioni
  • screening per malattie veneree, che sono fra le cause più riscontrate
  • ecografia, esame non invasivo per verificare lo stadio dell’infiammazione dell’epididimo ed eventuali complicazioni come torsioni testicolari e tumori
  • TAC, esame non invasivo approfondito dei testicoli e dell’epididimo, solitamente viene effettuato con contrasto e lo si effettua per escludere torsioni del testicolo, zone mal irrorate dal sangue

A discrezione del medico la prescrizione o meno di analisi delle urine e della prostata.